Bora da Besa
Gentilino · 1925
Arch. Americo Marazzi
In via Bora da Besa, trovi la storica palazzina del ristorante che – dall’odonimo dialettale – trae la sua originale denominazione.
Desideriamo, prima di tutto, rispondere a quella che potrebbe essere la tua prima domanda: ma qual è il significato di questo particolare odonimo, cioè, «Bora da Besa»? Ebbene, in italiano potremmo tradurre questo odonimo con l’espressione «tronco di una certa qualità di pero». Dopo questa premessa, desideriamo offrirti alcuni dettagli in più sulla storia di questo particolare edificio.
Giovan Battista Gargantini – imprenditore arricchitosi in Argentina con la produzione di vini – incaricò l’architetto luganese Americo Marazzi (1879-1963) di costruire, in questo luogo, un nuovo edificio destinato ad accogliere allora l’asilo infantile e la sede della Filarmonica Liberale.
Lo stabile – ultimato nel 1925 – si caratterizza per un certo eclettismo architettonico. La portafinestra al primo piano, affiancata da colonnine e sormontata da un frontone interrotto, è un esempio di interpretazione in chiave art-déco degli elementi classicheggianti. D’altro canto, l’arcata d’ingresso e le due ampie finestre centinate ai lati sono un chiaro richiamo delle logge tipiche delle abitazioni tradizionali della nostra regione.
Nel 1985, la palazzina del ristorante Bora da Besa è stata poi oggetto di alcuni interventi di ristrutturazione, curati dall’architetto Giorgio Petrini.