Villa Berra De Nobili
Certenago · XVI secolo
All’angolo tra le vie dei Berra e Collina d’Oro trovi Villa Berra De Nobili, uno storico edificio dalle probabili origini seicentesche.
Villa Berra De Nobili è l’edificio principale del complesso in cui, dal 1956, ha sede la TASIS (The American School in Switzerland).
Come puoi notare dalle foto, a rendere inconfondibile la costruzione sono gli elementi di architettura illusionistica che puoi ammirare in facciata. Come suggerisce la data scolpita sul portale del prospetto orientale dell’edificio, la Villa potrebbe risalire al 1615.
Al suo interno, un ambiente particolarmente affascinante è quello della «Sala delle Armi»: oltre ad avere un soffitto ligneo dipinto, infatti, la sala ospita una caminiera barocca con tanto di blasone. Nell’atrio dell’edificio, invece, si trova il camino cinquecentesco con l’emblema araldico della famiglia Riva: questo elemento proviene da una casa di Lugano.
Questa sontuosa villa, nei secoli, ha ospitato protagonisti di eventi di portata storica, che spaziano dal Risorgimento italiano (1815-71) alla Seconda Guerra Mondiale (1939-45).
Nel primo caso, a determinare la presenza di personalità risorgimentali fu l’orientamento politico favorevole a tale corrente da parte della famiglia Berra. L’esule Carlo Cattaneo (1801-69) fu ad esempio uno degli illustri ospiti di questa dimora.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, invece, la villa accolse militanti antifascisti ed emissari degli Alleati. Tutto ciò fu reso possibile grazie all’impegno di Elsa Berra (nipote di Francesco) e del marito (il marchese Rino De Nobili).
L’ampio parco ospita alcuni edifici accessori che sono altrettanto degni di nota.
La torre posta all’entrata, ad esempio, era destinata ad accogliere ospiti: la costruzione è databile alla prima metà del XVI secolo. Nel 1850, questa struttura venne poi inglobata in un altro edificio.
Della piccola dépendance, invece, puoi notare le particolari finestre ad arco acuto e le cornici a dente di sega.
Nel caso dell’ex scuderia, invece, puoi notare i blasoni, le targhe e i finti bassorilievi tematici.