Senza titolo
Gunter Böhmer (1911-1986)
1956ca.
Acquerello su carta
23,4 x 25.9 cm
A metà degli anni Cinquanta, Gunter Böhmer aveva quasi completamente rinunciato alla tecnica pittorica ad olio a favore della grafica e dell’attività di illustratore. Questo acquerello dimostra però che l’intensità dei colori e la luce meridionale del Ticino continuarono a ispirare l’artista per tutto il corso della sua vita. “Che io possa lavorare qui è un’incommensurabile fortuna. Solo qui posso compenetrare il colore”.
Biografia dell’artista
Gunter Böhmer nacque a Dresda nel 1911. Negli anni Trenta frequentò prima l'Accademia di Dresda e successivamente quella di Berlino, dove studiò sotto la guida di Emil Orli, Hand Meid ed ebbe un significativo incontro con il pittore Max Slevogt.
Nel 1933 iniziò un importante contatto epistolare con il poeta e scrittore Hermann Hesse, il quale lo invitò a fargli visita a Montagnola. Affascinato dal paesaggio, decise di stabilirsi definitivamente, vivendo per lungo tempo nell'ottocentesca Casa Camuzzi, luogo d'incontro amato dagli artisti e dagli intellettuali che frequentavano la Collina. Oltre a Hesse, Gunter Böhmer legò con figure come Maria Geroe-Tobler, Giovanni Mardersteig e Hans Purrmann (pittore, allievo e amico di Matisse).
Apprezzato particolarmente dagli ambienti artistici dell’epoca, Gunter Böhmer sin dalla giovinezza fu riconoscoiuto come un talento del disegno. Collaborò come illustratore e grafico anche in Germania e Italia, dove si recava frequentemente.
Dal 1960, fu professore e responsabile della sezione di grafica creativa all’Accademia di Stoccarda, mantenendo la collaborazione fino al 1976, anno in cui ricevette l’onorificenza dal Landes Baden-Wüttenberg. Nel 1980 fu ospite d’onore presso la Deutsche Akademie di Villa Massimo a Roma e diventa membro onorario della Staatliche Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda. L’artista morì a Montagnola l’8 gennaio 1986.
Nel 1996, per volere della vedova Ursula Böhmer Bächler, nasce la Fondazione Ursula e Gunter Böhmer con sede a Gentilino, Collina d’Oro.