Paesaggio con alberi
Maximilian Voloshin (1877-1932)
Senza data
Acquerello su carta
38 x 52.4 cm
Nel 1913, sia Maximilian Voloshin che Maria Theresia Holzleitner risiedono in Svizzera. È proprio qui che si conoscono e dove il poeta, critico d’arte e pittore russo influenza la produzione della giovane artista, la quale ne guadagnerà in rigore e fluidità. Osservando i suoi delicati acquerelli notiamo, infatti, linee leggere e morbide che emanano silenzio e malinconia. Uno stile fortemente connesso ai vari paesaggi vissuti nel corso della sua vita.
Biografia dell’artista
Maximilian Alexandrovich Kirienko-Voloshin, noto come Max Voloshin, è stato un poliedrico artista russo: poeta, critico letterario, critico d’arte e pittore. Nato a Kiev nel 1877, trascorse la sua prima infanzia tra Sebastopoli (Crimea) e Taganrog (Russia meridionale). Dopo aver frequentato la scuola superiore, Voloshin studiò all’Università di Mosca dalla quale venne espulso per aver partecipato ai moti studenteschi.
Dal 1899 intraprese lunghi viaggi, spesso a piedi, attraverso l’Europa occidentale, la Grecia, la Turchia e l’Egitto. Il suo soggiorno a Parigi nel 1901 e l’esplorazione della Francia ebbero un impatto significativo sulla sua formazione artistica. Voloshin fu infatti tra i fondatori del Circolo degli artisti russi di Montparnasse.
Durante la Prima Guerra Mondiale, nel 1914, l’artista di trovava in Svizzera, a Dornach, attratto dal Goetheanum di Rudolf Steiner. Qui fece la conoscenza di Maria Theresia Holzleitner, esercitando una notevole influenza sulla giovane artista. I suoi paesaggi immaginari, come laghi vulcanici e fortezze della Crimea, dipinti con delicati colori acquarellati dalle ampie campiture e contornati da linee nere, lasciarono un’impronta duratura su Holzleitner.
Nel 1916 Voloshin fece ritorno alla sua terra natale e si stabilì a Koktebel, in Crimea, dove trascorse il resto della sua vita fino alla sua morte nel 1932. L’artista riposa su una montagna che oggi porta il suo nome.